Una studiosa pugliese, Eleonora Matarrese, è riuscita a svelare l’enigma dietro al Manoscritto Voynich, noto come il “libro più misterioso del mondo”. Il codice è stato finalmente decifrato grazie agli sforzi e alla dedizione della professoressa Matarrese, che ha scoperto che il manoscritto è scritto in Timavese, un dialetto medio tedesco tuttora parlato a Timau, paese dell’Alto Friuli al confine con l’Austria.
Il Manoscritto Voynich, o “Beinecke 408”, risalente al XV secolo e composto da 234 pagine, è diviso in diverse sezioni: botanica, astronomia, biologia e farmacologia. Nel corso degli anni, vari studiosi hanno tentato di decifrarlo senza successo, almeno fino ad oggi. Matarrese infatti è stata in grado di decodificare il manoscritto, confermando così che il testo è scritto in un dialetto parlato nella zona di Timau/Tischlbong, paese della Carnia, in provincia di Udine.
Con una laurea in Lingue e Letterature Straniere e specializzazione in Filologia Germanica, Matarrese ha unito la sua passione per la linguistica, l’etnobotanica e gli studi medievali per raggiungere questo risultato straordinario.
Il Manoscritto Voynich deve il suo nome a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari polacco-lituano, che lo acquistò nel 1912 dai gesuiti di Villa Mondragone, vicino a Frascati (Italia). Da allora, ha affascinato crittografi e studiosi di tutto il mondo.
Attualmente è conservato presso la Biblioteca Beinecke di manoscritti e libri rari dell’Università di Yale.
Il misterioso manoscritto citato in un vecchio fumetto Marvel
Hmmmm, interessante